Quando ci troviamo di fronte a questo termine molto diffuso, la maggior parte delle volte scopriamo di sapere poco o niente su cosa sia precisamente l'ictus.
E' un problema vascolare!!! Il problema è in definitiva mancanza di ossigeno e nutrienti alla zona cerebrale. La parola significa "colpo" . Corrisponde ad una alterazione acuta della funzionalità cerebrale. Il cervello soffre subito poichè non è capace di grandi riserve. E' importante intervenire tempestivamente!!!
Negli anziani c' è un rischio maggiore di andare incontro a questa patologia(soprattutto dagli 85 anni in su) ed essa è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, oltre che la principale causa d'invalidità e la seconda causa di demenza.
L'ictus può essere ischemico o emorragico.
L'Ictus ischemico, molto più frequente dell'ictus emorragico (80% dei casi, su soggetti di età media superiore ai 70 anni), è causato da un' ostruzione parziale o completa di un vaso arterioso cerebrale: l'arteria può chiudersi improvvisamente a causa di un embolo oppure per la presenza di un ateroma ovvero di una placca.
L'ictus emorragico, invece, si ha quando si rompe un' arteria cerebrale a causa, per esempio, di un improvviso aumento della pressione arteriosa, per la rottura di un aneurisma, o per un'alterazione della coagulazione del sangue.
Lo stravaso ematico di per sè è una emorragia cerebrale, ma essa può configurarsi come ematoma (ovvero un aggregato di coaguli più o meno spesso e più o meno localizzato in una sede del parenchima cerebrale) o come emorragia subaracnoidea (ESA) quando lo stravaso ematico avviene al di sotto di quella membrana, detta aracnoidea (ragnatela) che ricopre gli spazi cerebrali e che si diffonde in essi senza “aggregarsi” in ematoma.
Normalemente quelle che seguono possono essere definite le cause più comuni dell'ictus ischemico:
- Arteriosclerosi. -Trombosi. .-Embolia.
L'ipertensione arteriosa, specie nelle persone anziane, può causare più facilmente un Ictus emorragico. Ecco perchè è sempre bene recarsi dal proprio specialista Geriatra e valutare attentamente con lui il miglior approccio complessivo ed individualizzato per il trattamento più appropriato dell'Ipertensione arteriosa e non solo ma per valutare anche gli altri fattori di rischio e considerara con un approccio di tipo olistico il grado di rischio complessivo della persona.
Lo abbiamo più volte detto in questo blog ma vogliamo ribadirlo in questa occasione ed in particolare in questo post: è necessario mantenere uno stile di vita regolare, evitare il fumo e l'alcol, la sedentarietà e l'ipercolesterolemia. E' importante controllare correttamente le malattie croniche come il diabete, l'ipertensione e altri problemi cardiaci (esempio la Fibrillazione Atriale): ecco perchè è importante recarsi dallo specialista che possa avere una visione complessiva e sappia valutare rischi e benefici nello sguardo d'insieme. Bisogna poi ricordarsi di smettere assolutamente di fumare ed evitare accuratamente l’assunzione costante di alcolici.
Tante volte poi abbiamo già spiegato in altri post che bisogna ridurre il sale negli alimenti, praticare una qualsiasi attività fisica (camminare, fare le scale, ballare, andare in bicicletta, ecc.).
Ricordiamo che oggi ci sono molti supporti tecnologici che possono aiutarci nelle nostre attività come le e-bike o biciclette elettriche, che possono aiutarci nella pedalata e modificare la nostra qualità di vita anche oltre l'aspetto fisico, migliorando anche i nostri rapporti sociali.
Dunque, adesso veniamo ai sintomi:
- non riuscire a parlare correttamente (non trovare le parole o non comprendere bene quanto ci viene detto: afasia; pronunciarle in modo sbagliato: disartria),
- Non avere la forza in metà corpo (metà faccia, braccio e gamba, dal lato destro o da quello sinistro: emiplegia o emiparesi),
- sentire dei formicolii o addirittura perdere la sensibilità in metà corpo
- non vedere bene in una metà del campo visivo
- perdita di equilibrio e vertigini
Infine ricordiamoci che le emorragie più gravi, soprattutto l’emorragia subaracnoidea, si manifestano spesso con un improvvisa cefalea.
Ricordiamoci inoltre che sopratutto nelle persone anziane la diagnosi precoce è fondamentale:
- Se ci sono sintomi sospetti è importante sentire subito il parere del proprio medico di fiducia o del proprio specialista Geriatra e recarsi immediatamente in Pronto Soccorso.
- Eseguire TC (Tomografia Computerizzata) Encefalo che consente di confermare o meno il sospetto diagnostico e quindi di valutare anche la presenza di una lesione e la sua natura ischemica, la sua localizzazione e il grado di estensione.
Infine è importante ricordare che specie nelle persone anziane è fondamentale iniziare subito il giusto e corretto trattamento medico e che parte fondamentale di esso comprende il precoce e adeguato supporto nutrizionale e la corretta riabilitazione che può e deve essere iniziata già subito in reparto e continuata nelle sedi opportune e nelle opportune strutture, dopo la dimissione, tenendo conto del migliore approccio personalizzato ed in particolare di personale correttamente istruito e preparato.
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Continuate a seguirci su
Nei prossimi post parleremo più dettagliatamente di novità in Riabilitazione dell'Ictus in Geriatria.
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