L'iniziativa è poi molto interessante perchè coinvolge l'intera società ed apre una prospettiva diversa alla visione del problema evitando il primo grande male: l'isolamento del soggetto e del/dei familiare/i.
E certamente vero che è fondamentale continuare ad investire in ricerca scientifica ed agire su tutti gli aspetti che possono contribuire a migliorare la vita delle persone prima dell'insorgenza della malattia e nelle prime fasi della stessa, ma è altrettanto necessario nel frattempo cercare anche di contribuire a cambiare positivamente la società rendendola partecipe ed attiva nei confronti del problema e divulgando:
- in questo tipo di malattie è primario capire che deve essere avviato un discorso integrato, che tenga conto anche di una sorta di ginnastica delle idee per stimolare le diverse funzioni dell'intelletto.
In ultimo, ma non per importanza:
- agire sull'aspetto psicologico ed evitare la depressione del tono dell'umore spesso conseguenza dell'isolamento (problema a sua volta legato anche a problematiche sociali più complesse che non possono essere discusse in poche righe di questo Blog di Geriatria.)
Nella speranza che queste poche righe possano accendere qualche sensibilità:
Saluti da Blogeriatria.
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