-La definizione di salute secondo l'OMS: non solo assenza di malattia ma uno stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale. Non basta quindi curare ma bisogna prevenire, informare, sensibilizzare, promuovere comportamenti orientati al benessere.
*Invecchiamento: lento e spontaneo processo evolutivo che attraversa le diverse fasi della vita identificate con l'età infantile, pubertà, età adulta, eta avanzata.
*Senescenza: processo di perdita della capacità di funzionare correttamente a livello cellulare con evidenti ripercussioni macroscopiche che portano alla morte.-------------------------------------------------------------------------------- (Blogeriatria by Massimo)

sabato 16 febbraio 2013

BlogEditoriale: cambia(forma)menti


Nel nostro secolo si sta assistendo ad un incremento fra la popolazioni dei cosiddetti "grandi vecchi"; L'allungamento della vita media in Italia ha oltrepassato gli 80 anni per la donna e i 75 per l'uomo.
La persona anziana a causa della sua ridotta capacità di mantenere l'equilibrio fisiologico e per il deterioramento dei suoi meccanismi immunologici di difesa è più soggetta alle malattie che tra l'altro possono presentarsi in forma atipica, con assenza o riduzione dei  classici segni clinici e con la sovrapposizione di diverse situazioni patologiche.
Con il paziente anziano è necessario un approccio globale, lo abbiamo detto più volte in questo blog.

Le peculiarità cliniche nel paziente geriatrico sono la pluripatologia, le complicanze frequenti, l'elevato rischio iatrogeno, la riduzione delle autonomie, le complicanze di carattere psicologico e sociale e ambientale.
E' importante sottolineare la diversità nell'esordio e nel decorso delle malattie rispetto alle espressioni cliniche abituali rilevabili nelle altre età della vita.

I pazienti anziani presentano queste percentuali di rischio di contrarre malattie:
40% circa: malattie cardiovascolari
10 % circa: malattie respiratorie
9% circa: malattie gastrointestinali
8% circa: malattie oncologiche
3% circa: malattie osteomuscolari
2% circa: mallattie ematologiche
22% circa altre malattie


Come si vede, non esistono processi morbosi che siano ad esclusivo interesse geriatrico.
Ci sono malattie che, tuttavia, in vecchiaia, sono particolarmente frequenti ed assumono
particolari caratteristiche.
Si pensi al Diabete Mellito ed al diverso approccio individualizzato che sempre più emerge chiaramente dalle evidenze. Si tiene in debito conto che persone con età e situazioni diverse possano gestire i valori glicemici e la propria emoglobina glicata con aspettative e bisogni differenti da valutare con il proprio Medico in relazione alle singole situazioni.



Si ricorda infine che nell’anziano è necessario inoltre approcciarsi gestendo gli aspetti di carattere patologico in un unicum con quelli legati alla salute mentale.
La perdita dell’autosufficienza è una situazione comune da tenere ben a mente e dipende dal tipo di patologia cronica e degenerativa che colpisce la persona e dall’importanza degli organi che ne sono colpiti.
Il ruolo di raccordo del Geriatra è fondamentale; un approccio che tenda a gestire la complessità è necessario per coinvolgere tutte le figure che ruotano intorno all'anziano, in un lavoro di gruppo finalizzato ad apportare una somma di piccoli contributi che renda però un valore aggiunto per la persona.


Nessun commento:

Posta un commento